Post

l'idealismo etico di Fichte

Immagine
  L'IDEALISMO ETICO DI FICHTE  Fichte sostiene che l'Io sia un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti:  - tesi : l'Io pone se stesso → si rivela come attività autocreatrice - antitesi : l'Io pone il non-Io  →  produce l'altro da sé come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività  - sintesi : l'Io oppone, nell'Io, all'Io divisibile un non-Io divisibile  →  si particolarizza nei singoli io empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo La natura e il mondo secondo Fichte non possono esistere in modo indipendente dall'Io il quale pone il non-Io e si determina come io empirico grazie all'immaginazione produttiva.  Per il filosofo il compito dell'uomo è affermare la propria libertà infatti il mondo esiste in funzione dell'attività dell'uomo e del suo auto perfezionamento , primato della vita morale rispetto a quella teoretica.  L'uomo ha il suo fine nella società la quale ha l'obbiettivo di

The experiment

Immagine
THE EXPERIMENT “The Experiment“ è un film del 2001 diretto da   Oliver Hirschbiegel , basato sull’esperimento della prigione di Stanford del 1971 . Questo esperimento coinvolgeva volontari divisi in prigionieri e guardie in una simulazione di prigione.   Nel film, un gruppo di volontari partecipa a un esperimento psicologico in cui si viene divisi in prigionieri e guardie all’interno di una finta prigione. La simulazione prende una piega pericolosa quando le guardie iniziano esercitare un controllo sempre più violento sui prigionieri, portando ad abusi fisici e psicologici . La situazione si intensifica quando i prigionieri cercano di ribellarsi contro le guardie.  Il film esplora come le persone reagiscono al potere all’autorità.   Quando i partecipanti alla simulazione assumono ruoli di prigioniere guardie, emergono dinamiche di dominio e sottomissione . Il film mette in luce quanto facilmente le persone possono conformarsi ai ruoli che gli vengono assegnati, anche quando ques

Il problema della morale nella Critica della ragion pratica

Immagine
NELLA CRITICA DELLA RAGION PRATICA LA LEGGE MORALE COME "FATTO DELLA RAGIONE" Kant affronta il problema della fondazione della morale dopo aver risolto il problema della conoscenza . Egli cerca di trovare le condizioni a priori necessarie che rendono possibile una morale universale, che risiedono nella ragione anziché nella sensibilità individuale . La legge morale è considerata un fatto della ragione pura, che si impone in modo universale e incondizionato, contrastando gli impulsi egoistici . Kant sostiene che l'uomo è caratterizzato dalla tensione tra istinto e ragione , e la virtù risiede nella lotta per contrastare la propria natura sensibile.   GLI IMPERATIVI DELLA RAGIONE  Kant distingue tra l'uso "teoretico" e "pratico" della ragione nell'ambito dell'etica. Mentre nell'uso teoretico la ragione è condannata quando si allontana dall'esperienza per inseguire illusioni metafisiche, nell'uso pratico è esaltata perché ind

Kant e i nuovi compiti del pensiero

Immagine
    KANT E  I NUOVI COMPITI DEL PENSIERO  LA FUNZIONE RIVOLUZIONARIA DEL PENSIERO DI KANT  Kant è uno dei massimi esponenti del pensiero occidentale , a cui ha dato u n’impronta nuova segnando una vera e propria svolta nel panorama filosofico moderno. Alla sua opera si attribuisce una funzione rivoluzionaria analoga quella dell’teoria copernicana, Kant capovolse i rapporti tra soggetto e oggetto nell’ambito del processo conoscitivo. Nelle sue opere l’autore esamina le condizioni che rendono possibile la conoscenza, l’agire etico-politico e l’esperienza estetica. LA FASE PRECRITICA E IL RISVEGLIO DAL SONNO DOGMATICO L’opera fondamentale di Kant è la “ Critica della ragion pura “, a essa seguono la “ Critica della ragion pratica “ e la “ Critica del giudizio “. In questo periodo Kant si forma sui testi dei razionalisti e degli empiristi, analizzando a fondi i principi delle due correnti più importanti della filosofia moderna.  Kant comincia a nutrire i primi dubbi sulla validità del

Hume e gli esiti scettici dell'empirismo

Immagine
  HUME E GLI ESITI SCETTICI DELL'EMPIRISMO LA RIFONDAZIONE DELLA "SCIENZA" DELL'UOMO L’opera più famosa di Hume è intitolata il “ Trattato sulla natura umana"  pubblicato a ventotto anni con lo scopo principale di disegnare una “nuova scena del pensiero“  e di cambiare radicalmente l’approccio tradizionale ai problemi filosofici . Nella sua opera “ Ricerca sull’intelletto umano “ invece, l’autore rielabora in forma più semplice l e idee del trattato . L’esigenza di sottoporre il pensiero a un esame critico nasce dalla consapevolezza della fragilità e incoerenza dei sistemi filosofici più accreditati.   Secondo Hume tutte le conoscenze dipendono dalla natura umana , la conoscenza della natura umana sarà molto utile per farci progredire in tutti gli altri ambiti sia in quelli che si riferiscono alle scienze fisiche, sia in quelli che appartengono alla morale alla religione. LE IMPRESSIONI E LE IDEE  Nel trattato Hume analizza la conoscenza umana , individuando n

Locke: la concezione dello Stato e l’affermazione della tolleranza

Immagine
LOCKE E L’INDAGINE CRITICA DELLE FACOLTÀ CONOSCITIVE  RAGIONE ED ESPERIENZA  Locke é considerato il principale teorico del pensiero liberale e democratico moderno . Le sue idee politiche ebbero molta importanza in  tutta Europa e influenzarono i Padri della dichiarazione d’ indipendenza e della Costituzione degli Stati Uniti d’America. Locke può essere quindi considerato un autore fondamentale della cultura occidentale in particolare per la celebre Lettera sulla tolleranza , considerata un manifesto della libertà religiosa e di pensiero.  Nell’opera Il Patriarca, o il potere naturale dei re , Robert Filmer giustifica il potere assoluto del re affermando che questo deriverebbe per eredità da Adamo, a cui Dio avrebbe dato l’autorità. Locke smonta questo pregiudizio e mostra l’assurdità dell’assimilazione dell’autorità politica e paterna.  STATO DI NATURA E CONTRATTO SOCIALE Qual é la natura dello Stato?  Locke inizia le sua riflessione partendo dalla definizione dello stato di natura:

Locke e l'indagine critica delle facoltà conoscitive

Immagine
LOCKE E L’INDAGINE CRITICA DELLE FACOLTÀ CONOSCITIVE RAGIONE ED ESPERIENZA  John Lock è il padre dell’empirismo moderno, nella sua opera “Il saggio sull’intelletto umano“ segna un’inversione di rotta rispetto alla filosofia razionalista perché propone un’indagine critica delle facoltà conoscitive.  Secondo Locke la ragione non viene più ritenuta assoluta e infallibile, come in Cartesio, ma viene ricondotta entro i confini dell’esperienza,  l’unico ambito in cui può essere applicata con successo. L’analisi delle facoltà conoscitive consente di maturare prospettive realistiche rispetto alle competenze così che l’uomo possa acquisire la consapevolezza che è in grado di ottenere un livello di conoscenza sufficiente a guidare le sue azioni. LA CRITICA DELL'INNATISMO Secondo Locke ci sono alcuni principi o idee impressi nella nostra mente che l’anima riceve fin dal primo istante della sua esistenza . Tale dottrina risale a Platone ma era stata riproposta da Cartesio ed era sostenuta