La materia e il mondo fisico

LA MATERIA E IL MONDO FISICO


L'ESTENSIONE DEI CORPI E LA MATERIA SCIENTIFICA 

Cartesio afferma una terza verità: l’esistenza del mondo esterno. La sua dimostrazione viene ottenuta attraverso diversi passaggi: l’evidenza del cogito, la dimostrazione dell’esistenza di Dio e la conseguente fiducia accordata alla naturale inclinazione a credere resistenti le cose fisiche che percepiamo con evidenza.

Ma cosa possiamo conoscere veramente del mondo fisico? Cartesio risponde facendo l’esempio con la cera perché appena è estratto dall’alveare è duro e freddo. Se lo si mette però vicino al fuoco tutto cambia, la cera rimane tale ma sotto sembianze differenti: l’odore svanisce, il colore muta e cambia la forma. Il pezzo di cera cambia totalmente aspetto tanto da non apparire i nostri sensi quello di prima, la conoscenza chiara e distinta di esso non può basarsi sulle proprietà percepite mediante i sensi.

1. Cartesio ritiene che la conoscenza scientifica si ottenga attraverso la ragione e non ai sensi

2. Inoltre il filosofo pensa che il colore, l’odore e sapore dei corpi siano proprietà “variabili“ e “soggettivi“ e pertanto non passibili di considerazione scientifica


LE CARATTERISTICHE DELLA MATERIA

Il mondo si presenta a Cartesio come una grande “sostanza estesa“ che è uniforme e continua. Il filosofo nega la possibilità del vuoto e considera il mondo come un tutto pieno. Lo spazio vuoto è un’idea contraddittoria perché Cartesio osserva che se Dio svuotasse una stanza dei corpi e dall’aria in essa contenuti i muri si congiungerebbero. La sostanza estesa inoltre senza limiti o secondo la definizione cartesiana indefinita.

Inoltre i corpi spostandosi a velocità differente e incontrando altri corpi si frantumano in tante particelle che sono sempre divisibili in parti più piccole, in un processo infinito.


DOMANDE PAGINA 136

1. Secondo Cartesio, le proprietà delle cose che possiamo conoscere con chiarezza e distinzione sono principalmente quelle che possono essere percepite con la mente in modo chiaro e evidente, senza possibilità di dubbio. Queste proprietà sono fondamentali nella sua filosofia e nella sua ricerca di una base solida per il sapere.

2. Per Cartesio, la "res extensa" è uno dei concetti fondamentali della sua filosofia, che si riferisce alla sostanza estesa, cioè alla materia o alla realtà fisica esterna. La "res extensa" rappresenta tutto ciò che ha estensione spaziale, occupa uno spazio e possiede dimensioni (lunghezza, larghezza, altezza).


I PRINCIPI DELLA FISICA CARTESIANA

La fisica cartesiana è un sistema semplice e rigorosamente meccanicistico potendosi ricondurre a due soli principi, che possiamo considerare l’impalcatura dell’universo: la materia inerte e la quantità di moto che Dio vi ha impresso all’atto della creazione e che rimane costante.

  • La prima legge è quella dell’inerzia, secondo cui ogni parte di materia conserva il proprio stato finché non è urtata da un’altra. 
  • La seconda legge è quella del moto rettilineo, secondo cui ogni parte di materia in movimento si muove in una linea retta. 
  • La terza è la legge della conservazione della quantità complessiva del moto, secondo la quale la quantità di moto che è un corpo trasmette a un altro urtandolo è uguale a quella che perde.


IL MECCANICISMO

Il meccanicismo è un’espressione che designa quelle dottrine che considerano la natura come una macchina, un congegno organizzato. Cartesio afferma che l’universo fisico può essere paragonato a una grande macchina governata dalle leggi dei corpi estesi e in movimento. La natura è costituita soltanto dalle cosiddette qualità oggettive, come la grandezza, la forma geometrica dei corpi, il luogo da essi occupato, il loro movimento e il contatto reciproco. Le altre qualità di carattere soggettivo come il calore, l’odore e il sapore non appartengono al mondo fisico essendo relative al soggetto senziente.


DOMANDE PAGINA 138

1. Nell'universo meccanicistico di Cartesio, l'azione di un corpo sull'altro avviene attraverso il contatto diretto e il movimento della materia estesa. Secondo la sua visione, l'interazione tra i corpi avviene tramite i principi della meccanica e della geometria.

2. Cartesio rifiuta il finalismo della natura basandosi sulla sua visione meccanicistica del mondo e sulla convinzione che i fenomeni naturali possano essere spiegati attraverso leggi matematiche e cause efficienti senza la necessità di introdurre un fine o uno scopo intrinseco.

Commenti

Post popolari in questo blog

Kant e i nuovi compiti del pensiero

La prospettiva materialistica

Locke e l'indagine critica delle facoltà conoscitive